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al testo di Gianfranco Isetta
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Ho bisogno di un fiore che sia solo il pretesto per comprare un buon vento. Un angelo fragrante che metta lo scompiglio tra le buone ragioni sospese sui rimbalzi. Magari un bucaneve, la pronuncia di un corpo che spunti all'improvviso e accenda una funzione salendo verso l'alto. Non sarà che l'inverno per atteso risveglio si propone in silenzio all'incontro e poi scioglie incertezze dei sensi? |
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